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Master MICRI: Corso Geografia Politica

Docente: Giuseppe Campione

Dal 14 al 17 novembre 2011, il prof. Giuseppe Campione ha tenuto un ciclo di lezioni di geografia politica ed economica all’università IULM di Milano, durante la seconda settimana della sesta edizione del Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali (Micri). Già segretario della DC siciliana e presidente della commissione regionale antimafia dall’86 al ’91, dal punto di vista accademico ha ricoperto l’incarico di Professore ordinario di geografia politica ed economica alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo.

Partendo dalla definizione di geografia come «rapporto tra culture e spazio governato», Campione ha cercato di tracciare un quadro complessivo della materia da più punti di vista: culturale, storico, politico ed economico. Il professore ha spaziato dal “problema dei due mondi” (da una parte quello dell’innovazione e del benessere, dall’altra quello iconografico) alla questione quanto mai attuale della globalizzazione, giungendo alla conclusione che «se c’è un aspetto globale, ne esiste anche uno locale». Entrambi danno vita al cosiddetto “glocale”. Il paesaggio è stato invece definito come lo spazio ambientale in rapporto con l’uomo (si guardi per esempio agli open fields inglesi). Giuseppe Campione ha parlato quindi di regione come «spazio essenzialmente aperto, però con una perimetrazione virtuale, dove c’è una circuitazione interna maggiore rispetto a quella che va verso l’esterno», mentre la conurbazione è «espansione fisica della città nel territorio, spesso senza soluzione di continuità» (la città metropolitana). Durante il corso di geografia politica del Micri è intervenuta anche la dott.ssa Chiara Rabbiosi, che ha parlato del “turismo dello shopping” nel caso dell’outlet di Serravalle, come relazione tra commercio e urbanesimo.

L’ultima giornata è stata dedicata invece alla visione del film “La sposa siriana”, di Eran Riklis, specchio della situazione conflittuale arabo-israeliana in una regione di frontiera, nella fattispecie quella delle alture del Golan. Qui, una donna drusa deve sposare un famoso attore siriano, conosciuto solo tramite corrispondenza. Una volta lasciata la sua terra, occupata da Israele, però, la donna non potrà più tornarci né rivedere i suoi familiari. La ragazza viene accompagnata al confine dal padre, attivista filo-siriano, e dai fratelli, fuggiti anni prima dai loro luoghi natali. A causa di una mera questione burocratica, però, il matrimonio incontra qualche ulteriore intoppo.

La chiusura del corso di geografia politica ha quindi rimarcato la problematicità delle nozioni di “confine” e “frontiera” nella società moderna: nonostante la globalizzazione e le relazioni internazionali, ci sono zone in cui divisione e pregiudizi continuano a erigere barriere spesso insormontabili.

Emanuela Aiello
Francesco Sannicandro

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